La sua casa è deserta, sudditi più non ha Re lui fu di tanti, re di questo mondo Illuso per millenni, la sconfitta è la sua realtà Seduto in braccio al vento, sorvola i suoi regni Mille fatiche per averli, un secondo per capire Un respiro per realizzare le mani vuote Oro e argento, smeraldi e diamanti Astuzia e furbizia: amiche sue di sempre Fama ed imperi, ora solo paura Non c'è luogo dove scappare Dal destino vuole fuggire Strategia lui non ha, tempo più non c'è Lui sapeva già Il silenzio sta morendo Il fuoco si avvicina già La sua ora è vicina L'ultima tromba squillerà Porterà con sé il ricordo Di quel giorno che l'inizio fu Il suo nome ormai è storia È un perdente, è il serpente È il re del niente, lo è da sempre Il pensier d'esser supremo prigioniero suo l'ha fatto Era bello da sentire, fu il più grande nell'avvenire Voleva rivoluzionare l'impero del Maestro Aveva molte ambizioni, voleva molto, tutto e presto Disse al suo padron: "Voglio stare al posto tuo!" Voleva la Sua gloria, voleva il trono Suo Ad un tratto si trovò a strisciare sul suo ventre Questo fu l'inizio, già d'allora fu perdente Il silenzio sta morendo...Kelj föl, én kedvesem Душа без Бога счастья не имеет Salmo 91 Художник Агуу ваарчин I Call You Jesus Ты преступил Odbijając się w lazurze Kam sa všetci ponáhľame Jezu, Jezu, Jezu
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