Stasera sembra che Dio
Abbia preso a tirare secchi d'oro e vernice
Su questa parte di cielo
Su questo azzurro e vecchio telo

Stasera sembra che Dio
Abbia preso a giocare con ambra e carbone
Con le foglie di ogni stagione
Su questa vecchia e stanca terra
Che sa quale mano, quale arcano la sosterrà

Stasera sembra che Dio
Abbia preso a gridare al vento nome e cognome
Di ogni valle, ogni mare
Di ogni figlia, ogni padre

Stasera sembra che Dio
Abbia preso a cantare canti senza memoria
Nascosti dietro a un passato
Come echi lontani di gloria

E dolce mi sfiora e mi arriva
Sulla pelle e sull'anima
Mai così chiara, mai così viva

E io ti sento come fossi vicino
Come fossi a me accanto
Sento come il vento in silenzio
Sussurra il suo canto

Stasera sembra che Dio abbia preso a danzare
Là, tra l'aurora e l'oceano
Quando il mare si veste di arancio
Rubando al sole ogni linfa, ogni raggio

Stasera sembra che Dio
Abbia preso a parlare tra le pieghe di questa città
Cercando un volto, un respiro
Cercando un uomo, un bambino

E dolce mi sfiora e mi arriva
Sugli occhi e sull'anima
Mai così calma, mai così viva

E io ti sento...

Lacrime pure, lacrime terse
Scendono sopra le mie guance stanche
Piogge di stelle negli occhi riflesse
Gocce lucenti di luna calante

Malinconie di terre lontane
La gioia nel pianto trova la voce
Come un richiamo di luci e campane
Sento il cielo gridare il mio nome

E io ti sento...